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FRANCESCO PENCO FOTOGRAFO
Venerdì alle 18 verrà presentato il volume fotografico "Francesco Penco fotografo. Il novecento di Trieste" (Comunicarte) curato da Claudio Ernè, con uno scritto di Paolo Rumiz. Ne parleranno Claudio Ernè, Pierluigi Sabatti, Gianfranco Carbone e Massimiliano Schiozzi.
Con la sua macchina fotografica Francesco Penco ha impresso sulla gelatina di migliaia di lastre e pellicole la storia della Trieste di Svevo, Saba e Joyce. Dai fasti commerciali dell’Austria Felix, ai funerali di Francesco Ferdinando d’Asburgo assassinato alla vigilia della Prima guerra mondiale; dall’arrivo delle truppe italiane alla prima visita di Mussolini nel 1920; dall’annessione di Trieste al Reich nazista, all’occupazione militare delle truppe di Tito nel maggio 1945, ai nove anni in cui la città fu governata dagli anglo-americani.
La modernità della composizione unita alla capacità di scendere in mezzo alla gente, puntando da vicino il suo obiettivo, fanno di Francesco Penco un fotoreporter in anticipo sui tempi. Un suo scatto è capace di restituire più sfumature, momenti, espressioni di qualsiasi altra testimonianza, per quanto diretta.
Le fotografie di questo libro sono in gran parte inedite perché frutto di una ricerca lunga anni dell’autore nelle botteghe antiquarie del ghetto ebraico di Trieste, da sempre culla di mirabili tesori culturali.
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