LA CULTURA CIVILE DELLA VENEZIA GIULIA: UN'ANTOLOGIA 1905-2005

  Tutti gli Autori di questa antologia, trattando i vari argomenti, nel qualificare persone e luoghi delle terre del confine nord-orientale d'Italia, hanno sempre utilizzato le parole: Giulia, Giuliani, Venezia Giulia. È evidente che a Trieste, a Gorizia, a Fiume, a Pola, in Istria ed anche nelle più settentrionali isole quarnerine, riconoscersi storicamente con la Venezia Giulia, costituisce un importante patrimonio intimo non solo culturale ma anche storico. La Venezia Giulia non è stata semplicemente un'entità amministrativa del Regno d'Italia, né è stata una creazione retorica del nazionalismo italiano e del fascismo, e neppure si riduce a quel risicato territorio rimasto entro i confini dello Stato italiano dopo la catastrofe della Seconda Guerra Mondiale.
La Venezia Giulia è un paesaggio umano, economico, sociale e storico che va oltre i tracciati dei confini così come li abbiamo conosciuti nel corso degli ultimi due secoli. Ha rappresentato uno stile di vita e un habitus civile che affondano le radici nell'antico retaggio latino-veneziano, arricchendosi costantemente, anche grazie alla funzione di interscambio e di incontro, che sempre ha avuto l'Adriatico, degli apporti provenienti da altre culture e altre esperienze d‘Europa, e non solo, amalgamate da un costume e da una moralità comuni.

 Stelio Spadaro nato nel 1934 a Isola d'Istria, è stato insegnante di Storia e Filosofia nei Licei e Assessore alle Attività Culturali per la Provincia di Trieste dal 1977 al 1980. Segretario della Federazione provinciale dei Democratici di Sinistra dal 1993 al 2001, ha guidato a Trieste la fase di transizione dal PCI al PDS e poi agli stessi Democratici di Sinistra, contribuendo a rinnovare profondamente la cultura politica della sinistra giuliana. È curatore, con Patrick Karlsen, dell'antologia L'altra questione di Trieste (Leg, 2006).

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