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STASERA ANDREMO IN FUOCO, IDDIO ME GUARDI a cura di Roberto Todero
Sabato alle 18 verrà presentato il libro di Roberto Todero "Stasera andremo in fuoco, Iddio me guardi. Lettere di un Honved fiumano dal Monte San Michele", pubblicato da Edizioni Sentieri di Pace. L'autore ne parlerà con Lucio Fabi.
Il libro Tra i milioni di lettere e cartoline viaggiate durante la prima guerra mondiale da e per il fronte, quelle qui pubblicate nella loro interezza e corredate di note esplicative sono partite tutte dalle trincee e dalle caverne del Monte San Michele, scritte da un soldato di un reparto ungherese proveniente da Fiume, allora parte della Corona d'Ungheria. Indirizzate alla moglie, alla cognata e ai figli riportano con estrema spontaneità momenti di vita di guerra nei primi mesi del conflitto, da agosto a ottobre del 1915, svelando anche la presenza in linea di reparti di cui fino ad oggi nulla si sapeva.
Heinrich Weichandt, autore della corrispondenza, scrive in una lingua italiana stentata, viziata nella forma dalla sua conoscenza di altri idiomi quali il tedesco, sua lingua madre, l'ungherese e il croato. E saranno proprio queste sue conoscenze linguistiche a trasformare l’anziano riservista di quarantuno anni in un soldato del terzo reggimento Honvéd da inserire nelle primissime linee e negli avamposti con compiti di ascolto e intercettazione di dialoghi provenienti dalle trincee italiane. La corrispondenza è però in primo luogo una testimonianza di vita, di amore per la famiglia lontana che il nostro tenta di guidare anche dal fronte redarguendo, insegnando, chiedendo. Heinrich Weichandt, la cui vita venne bruciata tra milioni di altre in quella che con il tempo diverrà l'inutile strage.
L'autore Roberto Todero è ricercatore storico, studioso della Grande Guerra, animatore culturale, collezionista e restauratore, esperto di uniformologia e storia asburgica, autore di diversi volumi.
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